Natale. In tutta Italia, musica per l’anima.

Natale. In tutta Italia, musica per l’anima.

A Natale, l’Italia dei mille campanili ha nella musica un collante unico e suggestivo. La musica in ogni sua forma. Musica per l’anima. Musica anche senza strumenti.

Tra le luci delle città, l’Italia apre i cuori preparandosi alla festa più attesa dell’anno con concerti e musica, in ogni regione. Si chiama “In.. Canto a Natale” la rassegna di canto corale promossa, fino al 22 dicembre, dall’Associazione Solevoci di Varese, nei giorni di sabato e domenica precedenti al Natale.

E Varese quest’anno ospita, a San Vittore, il Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala per il “Natale in Basilica”. Tradizionale appuntamento con il Concerto di Natale del Coro dell’Università degli Studi a Perugia, nella cornice della Sala dei Notari, venerdì 20 dicembre con canti natalizi, brani della tradizione italiana e internazionale.

Anche in Sardegna tanti i concerti di Natale che quasi in ogni paese ospitano un coro locale, gospel o una personalità dello spettacolo che si esibisce in canti tradizionali, natalizi o contemporanei. Ad Avezzano, una bella iniziativa: “Incanto di Natale”, un concerto tutto natalizio al reparto di pediatria del locale ospedale, per i bambini ricoverati. A donare un sorriso ai più piccoli anche i clown della Croce Verde di Civitella Roveto.

Vari i concerti Gospel a Napoli, tra i quali il Concerto di Natale, alla sua quinta edizione, nella Basilica di San Lorenzo Maggiore il 21 dicembre. E Milano, per un suggestivo concerto, ha esibito anche quest’anno, per la quarta edizione, un concerto galleggiante su una grande canoa itinerante lungo i Navigli. Il Concerto di Natale 2019 al Duomo del capoluogo lombardo è in programma per il 20 dicembre mentre il 20 e 21 dicembre si esibiranno il Coro e l’Orchestra del Teatro alla Scala.

Tantissimi, dunque, gli eventi, in tutte le città italiane. Da Natale all’Epifania, per il pubblico romano, il calendario degli appuntamenti musicali è, come ogni anno, ricchissimo. Tanti i concerti di musica classica, per lo più ad ingresso libero, nelle suggestive chiese di Roma, come nella barocca Chiesa borrominiana di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona. Al Big Mama, il 26 e 27 dicembre, due serate saranno dedicate al blues con Federico Zampaglione (Tiromancino) e Mario Donatone.

All’Auditorium Parco della Musica, il 22 dicembre, ha inizio la XXIV edizione del Roma Festival Gospel (fino al 31 dicembre). Protagonisti Chicago Mass Choir, Harlem Gospel Choir, South Carolina Mass Choir, Dennis Reed &Gap e Danell Daymon & Greater Works. Sempre al Parco della Musica, il 26 e 27 dicembre il duo Max Gazzè e Alex Britti sarà sul palco della prestigiosa Sala Santa Cecilia. Tra le voci femminili in programma il 26 dicembre, il concerto di Grazia Di Michele, Mariella Nava e Rossana Casale, e il 28 dicembre Fiorella Mannoia. ll 31 dicembre, nella Sala Sinopoli, si festeggerà l’arrivo del nuovo anno con la magia Gospel del gruppo Danell Daymon & Greater Works.

Il nuovo anno inizierà al Parco della Musica con la melodiosa musica di Nicola Piovani, e all’Auditorium Conciliazione con Giovanni Allevi, il 5 gennaio, che presenterà il nuovo album ‘Hope Christmas’ affiancato dal Coro dell’Opera di Parma, dall’Orchestra sinfonica italiana e dal Coro dei Pueri Cantores della Cappella musicale del Duomo di Milano. La tradizionale notte musicale di fine anno organizzata dal Comune di Roma in vari luoghi della Capitale riserva, quindi, ai romani e ai tanti turisti un variegato repertorio, gospel, rock, afro e blues. Dalla compagnia andalusa Aerial Jockey Strada allo spettacolo, al Circo Massimo, di Skin, icona hard rock, leader degli Skunk Anansie.

L’Italia del bel canto. Da sempre. Percorsi musicali di ogni genere sono la storia della musica italiana nel mondo. Spirituals, gospels, blues: come resistere, durante le feste, al fascino coinvolgente di questi canti di oltreoceano, nella magica atmosfera del Natale? Musiche che affondano le loro radici nella storia dei popoli afro-americani e che hanno la straordinaria potenza evocativa di temi legati alla condizione umana e alla religione cristiana.

“Go down Moses” (Va, Mosè, e convinci il Faraone a lasciar libero il mio popolo), costituisce, oltre che uno degli spiritual più famosi, un canto dallo straordinario significato (Bob Dylan lo interpretò nel concerto del 5 settembre 1987 a Tel Aviv, Israele), sempre attuale. Canti di voci straordinarie che condividono un dolore senza conforto “Sometimes I feel like a motherless child” (A volte mi sento come un bimbo senza madre lontano, lontano da casa) o canti che esprimono una gioia straordinaria, per la salvezza che il Signore ci ha donato. “Amazing grace” (Meravigliosa grazia).

E poi il gospel più famoso, inciso per la prima volta nel 1968 da Edwin Hawkins ed interpretato dalle più grandi voci del nostro tempo, da Aretha Franklin a Joan Baez, da Mahalia Jackson a Ray Charles, “Oh happy day” (Oh giorno felice in cui Gesù ha lavato i miei peccati e mi ha insegnato a combattere e pregare e vivere nella gioia di ogni giorno).

Un bellissimo coro italiano, il Coro “Note Blu”, attivo fin dal 1979, formato attualmente da 20 cantori, dall’inizio della sua attività ha studiato e cantato Spiritual americani, eseguiti nello stile “a cappella”.

Soave musica senza strumenti. Il suo nome deriva dalle “blue notes”, le inflessioni tonali caratteristiche della musica afro-americana, e vuole ricordare come nella musica l’”errore” può condurre a nuove vie artistiche da percorrere e sperimentare.

Un repertorio, quello di “Note Blu”, che spazia dalla musica antica ad autori contemporanei, esibito in circa 1000 concerti. Nel 2009 il Coro ha rappresentato l’Italia al XVII Festival Internazionale “EUROPA CANTAT” ed ha animato la Solenne Liturgia per il 150° dell’Unità d’Italia (17 marzo 2011). Ha adottato dal 1990, per la prima volta in Italia, una metodologia sperimentale di Musicoterapia, quella della “Voce-Persona”, del M° Giovanni Maria Rossi (1929-2004), nella consapevolezza che “la voce è rappresentativa della personalità di ogni uomo e ogni donna, ed è strumento di comunicazione per eccellenza”.

Lo studio della vocalità, secondo questa metodologia, parte dalla distensione psicofisica e dalla coscienza della respirazione come “grande regolatore” del corpo e guida verso la riscoperta della voce come espressione della propria personalità.

Oltre 30 i premi e i riconoscimenti ricevuti dal Coro. Il Direttore del Coro, M° Marina Mungai, ha applicato ed ampliato la metodologia inserendovi gli spazi di dialogo sonoro e di comunicazione attraverso l’espressione corporea.

Allieva del M° Maria Collettini, diplomata in Pianoforte al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma ed in Musicoterapia ad Assisi, Mungai ha iniziato a dirigere a soli 17 anni. “Ho sempre considerato la musica come uno strumento per crescere in umanità, alla ricerca della Bellezza e dell’Armonia. Questa consapevolezza è maturata negli anni, soprattutto incontrando la coralità, che ho sperimentato come cantore e molto presto come direttore”, dice Mungai.

Prossimi concerti, ad ingresso libero, del Coro “Note blu”:

– 21 dicembre Concerto di Natale per “I Concerti del Parco” a Corchiano (VT) nella Chiesa di S. Maria del Rosario alle ore 18

– 22 dicembre Concerto di Natale nella Chiesa di San Ponziano a Roma, alle ore 16.

Da non perdere! Nei cori, il suono della voce ha poteri magici. Sprigiona energie, unisce diversità che si fondono con armonia.

Un bel coro è entusiasmo, allegria, condivisione, amicizia. È vita.

Elvira Frojo