World Press Photo: fotografare il tempo, da 62 anni

World Press Photo: fotografare il tempo, da 62 anni

Categoria: “Environment” ph: Brent Stirton nome: Akashinga – the Brave Ones – Getty Images

Ogni anno, da più di 60 anni, una giuria indipendente formata da esperti internazionali, è chiamata ad esprimersi su migliaia di domande di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam da fotogiornalisti provenienti da tutto il mondo. Si tratta del più importante concorso fotogiornalistico al mondo, creato nel 1955 da questa istituzione internazionale indipendente e il prossimo 11 aprile ad Amsterdam, durante una cerimonia particolarmente attesa, verranno premiati i finalisti della 62esima edizione. Per la prima volta si arriverà alla cerimonia finale senza conoscere i nomi dei vincitori delle varie categorie fotografiche. Se fino all’anno scorso, infatti, venivano resi noti già a febbraio i nomi trionfatori, quest’anno bisognerà attendere la premiazione ufficiale per conoscere le migliori foto scattate nel 2018.

Altra novità dell’edizione numero 62 è l’introduzione di un nuovo premio, quello per il World Press Photo Story of the Year, che premia il fotografo “la cui creatività visiva e abilità hanno prodotto una storia con eccellenti editing e sequenza fotografici, su un grande evento o una questione di rilevanza giornalistica del 2018”. Tra i tre finalisti per questo riconoscimento ci sono due italiani dell’agenzia Contrasto: Marco Gualazzini, con un reportage sulla crisi nel bacino del Ciad, e Lorenzo Tugnoli, con un lavoro realizzato per il Washington Post sulla crisi in Yemen.

Alle selezioni hanno partecipato 78.801 fotografie di 4.738 fotografi da 129 paesi diversi: dopo la scrematura dei migliori scatti sono rimasti in gara 43 fotografi da 25 differenti nazioni. La giuria generale, che cambia ogni anno, quest’anno è presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione contenuti visivi del National Geographic.

Categoria “Nature”
ph: Angel Fitor
nome: Glass Butterfly

Oggi, la Fondazione World Press Photo presenta le migliori immagini e le produzioni che hanno contribuito a costruire l’identità del giornalismo visivo dell’anno appena trascorso e, attraverso le immagini, si impegna ogni anno a portare in primo piano le storie e gli eventi cruciali del nostro tempo. In un epoca dominata dalle fake news, il bisogno di immagini e storie veritiere alle quali poter credere non è mai stato così forte, ed è per questo che siamo orgogliosi di premiare questi fotogiornalisti e narratori digitali. Non vediamo l’ora di condividere il loro lavoro con il resto del mondo, grazie alla mostra itinerante World Press Photo Exhibition 2019” ha commentato Lars Boering, managing director della Fondazione World Press Photo.

La mostra del World Press Photo 2019 si terrà a Roma, in prima assoluta italiana, presso il Palazzo delle Esposizioni dal 25 aprile al 26 maggio 2019. World Press Photo 2019, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, è ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10bphotography. Non soltanto una bellissima galleria di immagini, ma anche un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo.

Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.