Mediterraneo, un mare di pace

Mediterraneo, un mare di pace

Un convegno di tre giorni, promosso e organizzato dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, dal titolo “Multaqa – Mediterraneo di civiltà e di pace” a cui hanno partecipato ricercatori, politici, economisti e storici dei paesi del Mediterraneo per discutere delle diversità culturali e della pace. L’evento ha segnato il 20 ° anniversario della prima “Multaqa” tenutasi ad Agrigento nel settembre 1998. In questi venti anni, il termine scelto per indicare le conferenze internazionali delle culture mediterranee di origine islamica, ebraica e cristiana è stato “Multaqa”, che in arabo significa “incontro aperto e amichevole”.

A richiamare questa vocazione il momento più atteso dell’intera conferenza, la tavola rotonda tra i rappresentanti delle tre maggiori religioni monoteistiche dell’area (cristianesimo, ebraismo e islamismo). Per discutere il delicato tema di un possibile e necessario dialogo tra le religioni, tre relatori eccezionali: il cardinale Giovanni Battista Re, esperto di diritto canonico e attuale vice presidente del collegio cardinalizio, il rabbino Ariel Finzi, rabbino capo di Napoli, ed Elton Karaj, Imam della Moschea Ethem Bej in Albania.

“Il Dio che ci ha creati non può essere motivo di conflitto tra religioni – ha affermato durante il suo intervento il cardinale Re -. Tutti devono cooperare per il benessere, il progresso, la pace e la cooperazione tra i popoli. Ogni credo ha le sue caratteristiche e, naturalmente, dobbiamo essere tutti fedeli alla nostra religione, ma allo stesso tempo è essenziale avere fiducia e rispetto per gli altri e salvaguardare la libertà degli altri”.

Gli ha fatto eco il Rabbino Finzi, il quale ha tratto spunto da alcuni esempi illuminanti della lingua ebraica – in particolare la comune radice di alcune parole – per riaffermare l’importanza del dialogo interreligioso e della convergenza verso un comune orizzonte di pace. L’Imam di Tirana, infine, ha ricordato come dal 1912 convivano pacificamente in Albania i tre credo prevalenti: islamismo, cattolicesimo ed ortodossia e come, nella sua terra, molto si faccia dal punto di vista accademico per incentivare un proficuo dialogo tra le religioni, grazie anche al costante ed assiduo impegno delle rispettive facoltà di teologia.

Il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, alla guida della Fondazione Terzo Pilastro, che ha anche aperto il primo Multaqa nel 1998, nel suo discorso conclusivo ha dichiarato: “Questo incontro porta come forza unificante il concetto di pace e dialogo tra culture mediterranee e religioni”. Ha poi aggiunto che “nessuna palestra come quella mediterranea può mantenere viva la speranza nella buona volontà della gente e il concetto di pace”.

Una speranza così radicata da diventare un sogno, quello di una federazione di popoli del Mediterraneo, quello di una Sicilia-Bruxelles degli Stati mediterranei.

Di seguito alcuni scatti della giornata di Agrigento: