La velocità a portata di mano

La velocità a portata di mano

Kazunori Yamauchi, o per meglio dire il Dr. Yamauchi, ha recentemente ricevuto la Laurea Honoris Causa in Ingegneria del Veicolo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. E’ il creatore dell’impero Gran Turismo.

Sono pochi i nomi ad essere riusciti a entrar a far parte della storia dei videogames e che, dopo decenni, riescono a essere ancora in cima alle classifiche di vendita, capaci di entrare nell’immaginario collettivo, di diventare classici delle piattaforme videoludiche ed essere attesi e acquistati da gran parte dei gamers.
Tra questi c’è sicuramente Gran Turismo.

Pioniere di tutti i simulatori di corse automobilistiche Gran Turismo è sicuramente tra i titoli più apprezzati dagli appassionati del genere: un gioco che a dicembre compirà 20 anni di onorata carriera e che sembra ben lontano dal meritato “pensionamento”. Gran Turismo ha saputo svilupparsi, affermarsi e rinnovarsi nel corso degli anni, apprezzato per il livello di giocabilità e per il rivoluzionario parco macchine messe a disposizione dei milioni di gamers che amano il brivido anche virtuale della velocità.

Dietro tutto questo ci sono appunto due decadi di lavoro, di impegno e dedizione dei creatori e degli sviluppatori. Ma anche due decadi di passione che dal 1997 ad oggi non è mai scemata, anzi si è saputa rinnovare in linea con le aspettative dei giocatori e con gli sviluppi della console PlayStation, unica piattaforma in 20 anni ad aver “ospitato” il gioco di corse. 20 anni che hanno coinvolto in prima linea il creatore di un titolo tra i più longevi nell’universo videoludico, Kazunori Yamauchi, padre e primo giocatore di Gran Turismo che ha festeggiato con l’edizione Sport l’importante anniversario.

Passione maniacale per tutto ciò che ha 4 ruote ed un motore, mente e corpo al servizio di GT: sì perché Yamauchi, Presidente della Polyphony Digital Inc. (casa di sviluppo di Gran Turismo), oltre ad essere il cervello pensante e creatore della fortunata serie è anche un pilota da corsa professionista. Carriera, quella al volante, che gli ha permesso di sviluppare sempre maggiori conoscenze sullo sconfinato mondo dei motori. Tra gli eventi e le corse che hanno visto la sua partecipazione vi è anche la storica 24 ore di Nurburnring, circuito che ha anche riprodotto fedelmente nel suo gioco. Se esiste una persona per cui sia perfettamente calzante la definizione di uomo macchina, ebbene quella è sicuramente Kazunori Yamauchi, capace grazie alle sue esperienze da pilota di abbinare le conoscenze tecniche del mondo automobilistico a quelle virtuali e videoludiche.

Nello sviluppo dei titoli l’attenzione di Yamauchi viene rivolta al design e, allo stesso tempo, alla riproduzione fedele delle auto presenti nei suoi giochi anche dal punto di vista tecnico (motore, sistema frenante, sospensioni, pneumatici, guidabilità ecc.). Questa maniacale cura dei dettagli, estetici e tecnici, ha contribuito a fare di Gran Turismo un vero e proprio franchise che vanta oltre 70 milioni (and counting…) di copie vendute in tutto il mondo.

Quello tra PlayStation e Gran Turismo è diventato un binomio indissolubile se parliamo di titoli di simulazione automobilistica: un legame che ha visto il nome di GT accompagnare l’intera evoluzione della console giapponese, facendo diventare quella creata da Yamauchi la serie di riferimento del genere.
Iperrealismo e fantasia, divertimento e semplicità: il lavoro di Yamauchi si estende entro questi confini e ha contribuito non solo a sviluppare e arricchire il settore videoludico ma anche a conquistare un posto d’onore all’interno del settore dell’auto.

Sì perché di recente, precisamente lo scorso 17 ottobre, il creatore di Gran Turismo è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Ingegneria del Veicolo. Un evento che ha visto grande protagonista il nostro Paese, considerando che è stato il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia a conferirgli il riconoscimento (il centesimo dell’Ateneo). Un evento unico nel suo genere che ha messo l’Italia in prima fila, un titolo che per la prima volta un’università nostrana assegna ad un protagonista del settore videoludico. La decisione, approvata dal Ministro Valeria Fedeli, trae le sue ragioni dall’impegno e dalla competenza di Yamauchi applicati al design di automobili Gran Turismo, e la creatività e la padronanza tecnica nello sviluppo di videogiochi di guida altamente realistici. Capacità dimostrate anche dal coinvolgimento di Yamauchi nella progettazione di concept cars al fianco di numerose case costruttrici con le quali lo sviluppatore giapponese ha collaborato (per citarne solo alcune: General Motors, Merceds-Benz, Toyota, Bugatti, Fittipaldi Motors.

A distanza di vent’anni dal primo GT, ricevere questo riconoscimento dal Dipartimento intitolato al padre del moderno motorsport mi emoziona” ha detto per l’occasione il Dott. Yamauchi, “perché dimostra come creatività, entusiasmo e perseveranza permettano all’essere umano di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e inimmaginati”.

Il titolo è stato conferito in contemporanea con l’uscita sul mercato del nuovo capitolo della saga, Gran Turismo Sport, in vendita dallo scorso 18 ottobre.

Alessandro Creta