Bont di Natale

Bont  di Natale

I migliori ristoranti italiani tra Düsseldorf e Monaco di Baviera ospiteranno le degustazioni del più classico dei dolci natalizi: un appuntamento rinnovato, tra due ambasciatori del Made in Italy, per portare la tradizione del gusto italiano oltre i confini nazionali.

Creatività, fantasia e qualità: bastano questi ingredienti per decretare la buona riuscita di un progetto. La ricetta funziona anche quest’anno, per la quarta edizione dell’appuntamento che unisce in una solida e rinnovata collaborazione con All about Italy, il magazine dedicato alle eccellenze italiane, e Bauli, simbolo della migliore tradizione dolciaria in Italia.
Le due realtà, spinte dal comune intento di promuovere il gusto e le peculiarità della storia italiana, si rincontrano in Germania, per l’evento che ogni anno coinvolge un network di selezionati ristoranti italiani, a cui viene affidata la realizzazione di ricette innovative ispirate da un ingrediente chiave: il panettone.
Il format è un vero e proprio concorso, che quest’anno vede “sfidarsi”, dall’1 all’8 dicembre, 29 tra i migliori ristoranti italiani presenti sul territorio tedesco: 10 a Düsseldorf e 19 a Monaco.
Nell’arco della prima settimana di dicembre compariranno tra le proposte culinarie dei ristoranti attentamente prescelti ricette esclusive, singoli piatti o interi menu differenti nella loro concezione ma accomunati dal panettone: un modo per dimostrare come la tradizione incarnata da Bauli possa convivere con l’innovazione e, anzi, ispirarla.
Quanto la fantasia degli chef si sia sbizzarrita e lasciata entusiasmare dall’idea, riversandosi in piatti deliziosi e mai scontati, è stato già constatato in questi mesi: da settembre a novembre, infatti, i ristoranti sono stati impegnati in esclusivi incontri con la stampa tedesca ed esperti del food: giornalisti, blogger e personaggi di spicco del settore hanno degustato in anteprima i piatti preparati per l’esclusiva occasione natalizia. Gli standard, anche quest’anno, si sono rivelati altissimi, così come confermano le recensioni più che positive comparse sulla stampa: ricette dal sapore dolce, ma anche piatti dal retrogusto salato, hanno affiancato l’ingrediente principe del contest, offrendo soluzioni culinarie degne di nota. Come accade in tutti i concorsi che si rispettino, uno solo sarà il vincitore: un’esperta giuria valuterà i piatti degli chef e l’allestimento dei ristoranti, premiando chi si è distinto in bravura e originalità.
Il panettone Bauli, anche quest’anno, si è lasciato interpretare dalla sensibilità e dall’estro degli chef, in un territorio che ha colto e motivato l’affezione dell’Italia a un prodotto dolciario senza tempo.
All about Italy e Bauli confermano la loro collaborazione, nella convinzione che il sapore italiano non abbia eguali e, proprio per questo, merita di essere accompagnato nella sua valorizzazione, così come i due partner si sono proposti di fare, nel segno della loro vocazione primaria.
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**La ricetta vincitrice dell’edizione 2014**
*“Zuccotto” di Panettone Bauli, il suo gelato, bavarese alle castagne, aceto balsamico extravecchio “Claudio Pedroni”*
Gelato (Pacojet)
Bollire tre litri di latte e incorporare 1 kg di Panettone Bauli in infusione per circa 10 ore.
Aggiungere 1 litro e mezzo di panna fresca, 300 grammi di zucchero, 150 grammi di glucosio, 9
fogli di colla di pesce.
Bavarese semifreddo
Bollire e poi frullare:
800 grammi di castagne cotte e pulite
200 cl di acqua
100 grammi di zucchero
incorporando
1000 cl di latte
e dopo
320 grammi di tuorlo
con
50 gr di colla di pesce amalgamati in 100 cl di rum.
Portare a 85°
Montare 240 grammi di albume incorporando a filo lo sciroppo dato da 500 grammi di zucchero in
150 cl di acqua a 121°,
A freddo unire le due basi in ordine aggiungendo 1 litro di panna montata.
Presentazione:
Tagliare con stampini una fetta sottile di panettone Bauli per poi dorarli in padella con una nocetta
di burro, farcire con la bavarese alle castagne (tipo sandwich), aggiungere una pallina di gelato al
panettone e servire qualche goccia di aceto balsamico extravecchio “Claudio Pedroni” (affinato in
botti di ciliegio).
**Il Panettone Bauli il segreto di un successo senza tempo**
Con la sua soffice pasta, ricca di morbida uvetta e deliziosi canditi, il panettone classico Bauli, è il dolce di Natale (e non solo) che porta nelle feste una travolgente e irresistibile voglia di golosità. Pasticceri da 4 generazioni, nei laboratori Bauli la scelta sapiente dei migliori ingredienti, la ricerca dell’equilibrio perfetto tra bellezza e bontà, sorprende ancora oggi e dà un tocco di magia alle sue gustose creazioni.
Il cuore dell’esperienza pasticcera Bauli è un metodo speciale di lavorazione dei prodotti: la lievitazione naturale. La chiamano "madre", è un lievito ad altissima digeribilità, fatto di una miscela di acqua e farina, un nucleo di pasta rigenerato e conservato fin dalla sua origine, una base naturale e viva costantemente monitorata e preservata nel tempo in quanto anima del prodotto.
E’ un procedimento antichissimo, che dura circa 40 ore e che esige abilità, attenzione e cura. Così, con questo magico lento processo, vengono generate e sfornate sempre nuove bontà, dalla fragranza e dal sapore inconfondibile.
Riconosciuto ed apprezzato per il suo gusto delicato ed inconfondibile, ha saputo conquistare non solo i palati italiani bensì anche stimatissimi amatori in tutto il mondo, esportando la sua millenaria tradizione.
Semplici ma selezionati ingredienti tra cui farina di grano tenero, lievito naturale, zucchero, burro di primissima qualità, uova fresche, frutta candita. Questo il segreto di un prodotto di grande qualità.
**Storia di un sogno italiano**
Tutto ebbe inizio con Ruggero Bauli, nel 1922, in un piccolo laboratorio artigianale di pasticceria di Verona, e con una ricetta, quella del Pandoro, che si rifaceva ad antiche tradizioni dolciarie, ma con caratteristiche di grande modernità.
In un’Italia povera e in difficoltà, nel 1927, il giovane Ruggero partì come tanti connazionali in cerca di fortuna verso un sogno chiamato Argentina, con in tasca tante speranze e la sua dote di pasticcere. Il destino volle che la "Principessa Mafalda", nave su cui era in viaggio, naufragasse a 80 miglia dalle coste del Brasile.
Fortunatamente la vita per lui non finì, ma ricominciò da zero, lontano dal mondo che aveva conosciuto fino ad allora. In pochi mesi fece fortuna, aprì una sua pasticceria che, col tempo, arrivò a contare più di 40 dipendenti.
Ma nel cuore Ruggero aveva lei, la sua città natale: Verona.
Nel 1937 decise perciò di tornare in Italia e con sua moglie Zina aprì un laboratorio nonché il suo primo negozio e, grazie alla sua esperienza e al suo impegno, divenne il primo pasticcere della città.
Fu così che, con la sua determinazione e spirito imprenditoriale, in brevissimo tempo fece diventare Bauli sinonimo di qualità e di festa in tutta Italia. Oggi, a distanza di anni, di quel piccolo laboratorio resta l’elevata qualità dei prodotti "sfornati", l’attenzione per il servizio al cliente, la passione per il proprio lavoro, la capacità di sorprendere ed emozionare il consumatore con prodotti autentici.
Elisa Rodi