Land Rover: Vocazione urbana. Anima sportiva

Land Rover: Vocazione urbana. Anima sportiva

Un anno difficile ma entusiasmane questo 2010 che sta per andare in archivio, e che si chiuderà per Land Rover con la presentazione della Range Rover Evoque al prossimo Motor Show di Bologna. Tante le scelte importanti, come l’attenzione per l’ibrido e l’elettrico, ma anche una “conversione” sempre più manifesta verso uno stile più urbano e glamour, che consacrano Land Rover come un marchio alla moda, al passo coi tempi, giovane e concreto, senza però rinunciare alle sue “storiche” prestazioni e agli altissimi standard, in termini di comfort e sicurezza.

Dr. Frixa, come è approdato al mondo dell’auto?
Quand’ero all’università, nel 1992, ho avuto modo - mentre ero in Inghilterra - di iniziare a lavorare in Rover Group, e poi è stato naturale che, completato il ciclo di studi, mi riavvicinassi al mondo dell’auto; l’impressione lasciata da me in Rover era stata buona e così ho avuto la chance di approdare in Rover Group a Roma. Ho svolto quindi tutta la mia carriera all’interno del Gruppo Rover che- diventato Land Rover- dopo numerosi passaggi e vicissitudini, tra cui Gruppo Bmw e Gruppo Ford , è approdato oggi nella galassia di Tata Motors. Sono quindi da 17 anni nel mondo auto, nelle varie evoluzioni di questo storico gruppo.

Che anno è stato il 2010 per Land Rover Italia e cosa si profila per il 2011?
E’ stato un anno particolare, un anno che ha visto un mercato dell’auto - almeno nel nostro paese – quasi a due velocità; nella prima parte, si è avuta infatti una coda dell’effetto incentivi che nel 2009 è stato un po ‘il motivo dominante, mentre dalla fine del primo trimestre, il 2010 è stato un anno che si è misurato con un mercato in chiaroscuro, un mercato che si sta consolidando senza l’aiuto dell’effetto incentivi.

Un anno difficile quindi il 2010, molto più difficile per i generalisti…
Noi , come sotto segmento di mercato, ci rivolgiamo ad un pubblico che, da una parte, non ha beneficiato dell’effetto incentivo, ma che dall’altra apprezza le novità che siamo riusciti a portare sul mercato, in momenti difficili come questi.
Per Land Rover, quindi un anno di crescita. Tanto per darvi un’idea, a livello di volumi, andremo a chiudere un 2010 con un + 6%, in un mercato che sta invece contraendosi, con una crescita di quasi un 25% in termini di fatturato. In un ambito particolare come quello dell’auto, in un anno altrettanto particolare, è un risultato molto soddisfacente. Siamo – grazie ad un’eccellente strategia di prodotto - quasi diventati leader del sottosegmento del suv di lusso – grazie a Range Rover Sport , che, rilanciato a fine 2009, quest’anno ci ha dato soddisfazioni che non temo definire “estreme”.
E aggiungo che, a tutt’oggi, in un mercato particolarmente ostico e stagnante come quello dell’auto, il Range Rover Sport ha ancora 5 mesi di attesa sugli ordinativi.
Chiuderemo il 2010 con il Motor show di Bologna, dove presenteremo il veicolo del momento, la Range Rover Evoque presente nel nostro stand con una versione tre e cinque porte; una première - questa bolognese - che getta le basi per un 2011 esaltante, che ci vedrà crescere a doppie cifre.

Land Rover è un brand worlwide; che differenze ravvisa tra l’ Italia e gli altri mercati?
Con Evoque lanceremo il prodotto quasi in 160 mercati: è davvero worldwide. Parlando di peculiarità dei mercati, posso dire che l’Europa e, in particolare, l’Inghilterra (ma anche l’Italia) sono mercati similari nell’ottica di razionalità, nell’avvicinarsi a un prodotto come il nostro, che è forte di un dna tecnico oramai consolidato; per contro le dinamiche emozionali che spingono il nostro acquirente sono abbastanza diverse.
L’Italia è un paese più caldo, latino, sudeuropeo… questo significa che ci piace l’estetica del veicolo - e la dimostrazione di ciò è stata quanto è stato apprezzato n un modello come Range Rover Sport.
I paesi nordeuropei - sarà banale - sono più razionali, sono molto più focalizzati nel valutare un’auto dal suo utilizzo.. Noi italiani strizziamo l’occhio al lifestyle, alla moda e questo ci ha permesso di fare risultati inaspettati. L’Italia infatti è il primo mercato continentale di Land Rover e il quarto mercato nel mondo, sia come volume che come fatturati.

Cosa può dirci delle altre novità della gamma Land Rover?
Evoque per noi è la “novità” e sarà il filo conduttore estremamente importante per quella che sarà la nostra strategia evolutiva futura, soprattutto a partire dal 2011. Ci stiamo comunque consolidando con le vendite sull’attuale gamma; Discovery, ad esempio, si è rinnovata anche con due motorizzazioni 3000 tv 6, con una coppia eccezionale , una versione da 211 cv, quella che noi definiamo low power, e una versione eccellente con 242 cv che è un po’ la punta di diamante di un gamma completa: il Discovery. Versatilità estrema, comfort, bellezza nelle linee.
E poi Freelander, oggi in fase di lancio, ha il primo restyling importante nel suo ciclo di vita; il restyling certamente ha regalato un connotato più fresco e dinamico al veicolo, che si presenta con un frontale molto accattivante e aggressivo, esaltando le caratteristiche progettuali che Freelander ha dimostrato negli anni, fin dal lancio nel 2007. Ma il restyling non si ferma alla carrozzeria: la catena cinematica prevede un nuovo motore da 190 cv che si pone all’apice della sua categoria, sia come potenza che come fruibilità, perché è abbinato a un cambio automatico sequenziale che lo rende estremamente flessibile e dinamico. Il rilancio della gamma Freelander ci sta regalando delle grandi soddisfazioni.

Parliamo di ricerca, in termini di prestazioni ,consumi, rispetto per l’ambiente. Come vi state muovendo?
La nostra Casa sta investendo in svariate direzioni, anche perché non nascondo che stiamo ragionando sull’applicazione di tecnologie ibride che possano esaltare il carattere dei nostri mezzi.
Non abbiamo avuto terreno facile nello sviluppare modelli con diesel che ci permettessero di mantenere alti standard nelle prestazioni e nella sicurezza. La tecnologia ibrida eD elettrica molto spesso va sposata con una motricità 4×4 ruote motrici su ogni terreno.
Le caratteristiche che Land Rover nel tempo ha sviluppato devono essere mantenute e progettualizate anche nell’evoluzione dell’ibrid. Stiamo ragionando quindi su Range Rover ibridi, ma anche e soprattutto su nuove tecnologie dell’elettronica, come lo stop & start di serie su tutti i modelli con cambio manuale; questo è un fortissimo contributo all’ abbattimento di consumi ed emissioni. Con Evoque stiamo invece studiando progetti di alleggerimento strutturale del veicolo – con l’uso di materiali particolari e riciclabili - che ci permetteranno di arrivare a presentare un prodotto senza l’ibrido sotto i 130 grammi per km . Land Rover guarda all’ibrido come ad un’opportunità per raggiungere un elemento tecnologico che non limiti i nostri prodotti nella concezione e nell’impianto progettuale.

Con la crisi le Case cercano nuovi mercati e l’est sembra quello tra i più promettenti….
Oggi possiamo guardare con tranquillità ai mercati dell’est, Land Rover è un marchio di proprietà del gruppo Tata che, essendo base indiana - con interessi sia produttivi che commerciali e relazionali estremamente radicati in tutto l’est - ci apre scenari e opportunità di mercato totalmente nuovi.
Ad esempio, stiamo pensando ad un’evoluzione produttiva per soddisfare il cliente asiatico e i mercati emergenti con progetti ad hoc, come la reingenierizzazione del Defender, per soddisfare le forze pubbliche, gli eserciti, una clientela che ha richieste particolari. Tra i mercati emergenti, ovviamente, la Cina ci sta dando soddisfazioni enormi con la vendita di prodotti premium di lusso, per soddisfare il consumatore emergente che si vuol distinguere.
Nel 2008, il mercato cinese ha fatto 3200 unita’; nel 2009 quasi 11mila mentre nel 2010 siamo già a 26mila pezzi. Le previsioni per il prossimo anno ci proiettano ad oltre 40mila pezzi venduti.
Interessanti anche i mercati della Russia e del Brasile.

Evoque è un prodotto nuovo come nuova appare anche la vostra strategia di comunicazione…
Evoque è per noi un nuovo prodotto che schiude un approccio diverso al mercato, sia perché l’auto possiede delle connotazioni particolari, sia perché la sua campagna di comunicazione e il suo potenziale target è quasi completamente nuovo per noi.
Vogliamo entrare in contatto con un pubblico un po’ più giovane, trendy, modaiolo, ma soprattutto guardiamo al mondo femminile che è una vera novità – a parte il successo ottenuto dal Freelander. Da qui è scaturita l’idea di comunicazione “pulse of the city” …
Abbiamo scelto 12 città importanti - New York, S. Paolo, Milano, Sidney, Londra. Berlino… – e
abbiamo identificato personaggi che avessero affinità con il nostro brand, per farli diventare “brand ambassador “ cercando cosi in questo modo di far passare il messaggio che il nostro marchio si sta avvicinando a un contesto un po’ più urbano; ma sopratutto vorremmo far capire la parte glamorous del prodotto, usando le loro peculiarità e i loro punti di forza.
Tra i personaggi coinvolti, Neil Barret, che è un un affermatissimo stilista, Francesca Versace, Natasha Slater - una dj che si muove nel mondo della notte milanese, Sergio Cerruti uno dei più importanti produttori di musica in Italia , nonché anche lui dj e legato a doppio filo col mondo della notte e dell’intrattenimento musicale…

Per il progetto “ Pulse of the city,” state utilizzando anche new media, applicazioni iPhone …
Abbiamo creato un’ applicazione per iPhone che i nostri siti shape utilizzano per tracciare gli spostamenti dei nostri “brand amassador” …questo ci permette di vedere i locali che frequentano, e di immaginare anche un concetto anche “fisico “del trendsetting della città. Questi itinerari tracciano mappe interattive che ci permettono di giocare con il social networking. Poi abbiamo anche eventi di “contorno” alla campagna, come proiezioni con artisti di talento, per animare mostre d ‘arte focalizzate alla valorizzazione del veicolo, usando luce, forme, colori.
A Bologna - in occasione del motor show - ci sarà una festa “speciale”: si prende spunto da un’ambientazione postindustriale che diventa moderna e attuale, così come il percorso del design che ha fatto il nostro veicolo…
Per l’occasione, il nostro chief designer - l’ideatore dell’auto – presenterà in anteprima la Evoque.
Al nostro progetto partecipano anche altri personaggi, come Victoria Beckham, scelta per l’occasione da Gerry McGovern, per arredare gli interni delle nostre auto.

Infine, parliamo della Vostra e sua personale passione per il golf…
Con il mondo del Golf abbiamo costruito operazioni che ci hanno permesso di entrare, in maniera coerente con il marchio Range Rover, in un ambito che ci vede protagonisti. Il veicolo Range Rover è flessibile e funzionale per chi ha la passione del golf, e ha bisogno di spazio e comfort, oltre che di spostarsi con tranquillità
Il nostro interlocutore è una persona che ama stare nel verde, ama uno sport rilassante con quel tocco di “britishness” che contraddistingue il golf, vede una forte “reason why” e affinità con i nostri veicoli.
In Sardegna siano riusciti - col Country Club di Porto Rotondo - a creare un momento glamorous, che ci ha permesso di coccolare i nostri clienti, e rendere manifesta l’estrema versatilità dei nostri veicoli.

A cura della Redazione