ESSERCI è l’efficace acronimo che riassume tutto il senso dell’ultimo libro dell’onorevole Leonzio Borea, la cui pubblicazione cade giusto nel decennale dell’istituzione del Servizio Civile in forma volontaria e nell’anno europeo del volontariato. “Esercito Servizio Civile Italiano” è, come si legge nel libro, “il manuale con il quale è possibile conoscere, analizzare ed approfondire la nascita, lo sviluppo e le prospettive del Servizio Civile Nazionale”. Il volume si rivolge in primo luogo agli addetti ai lavori, a quei giovani che vogliono intraprendere l’avventura del Servizio Civile e che sono desiderosi di conoscerne a fondo tutta la sua tradizione e i suoi fondamenti sia giuridici che sociologici.
“Nel nostro Paese la cultura del volontariato rappresenta la punta di eccellenza della tradizione delle istituzioni assistenziali”, scrive il senatore Sandro Bondi nell’introduzione del libro. Ed è di questa eccellenza che racconta il senatore Leonzio Borea, da tre anni a capo dell’Istituto Repubblicano del Servizio Civile. Un racconto dettagliato che ripercorre le diverse fasi storiche e sociali del volontariato italiano che coinvolge ogni anno migliaia di giovani.
Il lavoro di Borea parte da lontano, dalla digressione storica del Servizio Militare che trova il suo fondamento sulla Carta Costituzionale, e passa per l’accurata ricostruzione dell’evoluzione legislativa dell’Obiezione di coscienza. Arriva, infine, a trattare la situazione attuale del Servizio Civile Nazionale, nel contesto europeo ed extracomunitario, senza tralasciare l’analisi dell’interessante ipotesi federalista del Servizio Civile.
Il volume, pubblicato da Cult editore, è stato presentato a Roma il 25 maggio scorso, presso la Biblioteca del Senato e riporta una lunga introduzione a cura del sottosegretario con delega al Servizio Civile Carlo Giovanardi, considerato dallo stesso Borea “il padre putativo” del Servizio Civile. Il sottosegretario Giovanardi si sofferma in particolar modo sul carattere sociologico del libro, ritenuta la più originale, se non altro perché rivolta al futuro perchè evidenzia l’esigenza di aggiornare i contenuti della formazione per arrivare ad esaminare aspetti salienti del mondo relazionale secondo principi oggi probabilmente sviliti dal relativismo dei cosiddetti valori e che – invece – incentivati giustificano la grande attrattiva dei giovani verso il sistema di difesa civile e del Servizio Civile Nazionale”.
AG
